Scale e ascensori domestici: normative, tipologie, materiali. Tutto quello che devi sapere per installarli in casa tua
Le scale e gli ascensori domestici sono fondamentali per connettere le case su più livelli, garantendo comfort, accessibilità e un tocco di design. Nei prossimi paragrafi, approfondiremo normative, tipologie, materiali e soluzioni salvaspazio per trasformare questi elementi in veri punti di forza dell’abitazione, migliorando il comfort e valorizzando la proprietà
Le case su più piani esercitano da sempre un grande fascino. Per alcuni aspetti sono come un gioiello da scoprire, che a ogni piano rivela qualcosa di nuovo. Inoltre, garantiscono una netta separazione delle funzioni e consentono maggiore privacy. Un elemento indispensabile in questa tipologia di immobile sono i collegamenti verticali: scale e ascensori domestici.
Si tratta di elementi abbastanza complessi all’interno di una casa: infatti, coniugano aspetti strutturali, ergonomici, tecnologici ed estetici.
Nel corso della storia, la fantasia dei progettisti si è sbizzarrita in questo campo. Basti pensare alle scale di rappresentanza nei palazzi storici, talmente belle da essere descritte nei libri di storia dell’architettura. Vengono in mente la scala di Palazzo Sanfelice a Napoli, lo scalone d’Onore di Palazzo Madama a Torino o ancora la scala del Bramante ai Musei Vaticani.
Di certo quelle presenti nelle nostre case non sono di questo tipo, però scale e ascensori domestici meritano altrettanta attenzione per riuscire a coniugare bellezza estetica e praticità.
L’argomento è vasto: nei prossimi paragrafi faremo una panoramica su scale e ascensori domestici, provando ad affrontare l’argomento sia dal punto di vista di chi deve installare un nuovo collegamento verticale in casa, sia di chi deve semplicemente ristrutturare o sostituire quello che è già presente.
Normative per scale e ascensori domestici
Sia l’installazione sia la ristrutturazione di scale e ascensori domestici devono seguire normative precise, che garantiscono la sicurezza degli utenti e il rispetto degli standard edilizi. Vediamo quali sono le principali normative applicabili a scale, ascensori, montascale e le relative caratteristiche prescritte.
Normative per scale Interne
Le scale interne devono rispettare parametri di sicurezza definiti principalmente dal DM 236/1989, relativa al superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche. I principali requisiti includono:
- larghezza delle scale: la larghezza minima delle scale interne deve essere di 80 cm, anche se, per migliorare la fruibilità, è consigliabile una larghezza di almeno 90-100 cm. Questo garantisce maggiore comodità e facilita il trasporto di oggetti tra i piani;
- gradini uniformi: i gradini devono avere un’altezza uniforme, compresa tra 16 e 22 cm, e una profondità (pedata) adeguata per assicurare una salita e discesa sicura. Gradini irregolari o troppo alti possono rappresentare un pericolo significativo.
A tal proposito c’è da dire che scale con gradini superiori ai 20cm sono abbastanza faticose da salire. Inoltre, bisognerebbe rispettare una proporzione tra altezza e profondità del gradino:
2a + p = 62 ÷ 65cm
Cioè la somma tra il doppio dell’alzata e la pedata deve essere compreso tra 62 e 65 cm.
- Parapetti e corrimano: è obbligatorio installare parapetti con un’altezza minima di 90 cm per evitare cadute accidentali. I corrimano devono essere robusti e presenti su entrambi i lati della scala, per garantire un supporto sicuro sia per bambini sia per persone anziane.
- Materiali antiscivolo: i materiali utilizzati per le scale devono essere resistenti all’usura e antiscivolo per evitare incidenti. L’uso di finiture con superfici rugose o trattamenti specifici può aumentare la sicurezza, soprattutto in presenza di acqua o umidità.
Normative per ascensori
Gli ascensori per uso domestico devono rispettare specifici standard di sicurezza per garantire un utilizzo privo di rischi. Le normative includono:
- Direttiva Macchine 2006/42/CE: gli ascensori domestici, in molti casi, rientrano nella Direttiva Macchine, poiché sono considerati dispositivi di sollevamento a bassa velocità. Questa direttiva impone l’adozione di sistemi di sicurezza come il blocco di emergenza e il backup energetico in caso di blackout.
- DM 236/1989 (normativa sul superamento delle barriere architettoniche): tale normativa disciplina, tra le altre cose, le dimensioni minime richieste per una cabina ascensore, perché sia considerata accessibile a un disabile. In caso di adeguamento di un edificio residenziale esistente, la cabina deve essere larga almeno 80 cm e profonda 120 cm. La porta di accesso deve essere larga almeno 75 cm. Devono, inoltre, essere presenti pulsanti a un’altezza accessibile e un sistema di allarme per chiamare assistenza in caso di emergenza.
Attenzione a un aspetto. Sul mercato è possibile trovare ascensori con dimensioni inferiori (i miniascensori di cui parliamo qui di seguito). La legge non vieta di installarli, ma non possono essere considerati come strumento per il superamento della barriere architettoniche.
I miniascensori, spesso utilizzati come alternativa agli ascensori tradizionali in contesti domestici dove gli spazi sono molto limitati, devono rispettare normative specifiche che ne garantiscono la sicurezza.
- Direttiva Macchine 2006/42/CE: i miniascensori rientrano nella Direttiva Macchine, poiché sono dispositivi di sollevamento a bassa velocità (inferiore a 0,15 m/s). Questa direttiva richiede:
- velocità limitata: la velocità deve essere limitata per garantire la sicurezza dell’utente;
- controllo a uomo presente: il controllo deve essere a “uomo presente”, cioè l’utente deve mantenere premuto il pulsante di comando durante l’intero movimento.
Normative per montascale
I montascale sono una soluzione alternativa agli ascensori, quando l’installazione di un ascensore non è possibile.
Anche i montascale rientrano nella Direttiva Macchine e devono rispettare requisiti di sicurezza che includono:
- sensori di Ostacolo: devono essere presenti sensori che bloccano il dispositivo in caso di ostacolo lungo il percorso;
- cinture di Sicurezza: devono essere fornite cinture di sicurezza per garantire che l’utente sia ben protetto durante l’utilizzo del montascale.
C’è poi la normativa UNI EN 81-40. Questa normativa specifica i requisiti per la progettazione e l’installazione dei montascale, con particolare attenzione alla protezione contro le cadute e alla sicurezza operativa.
- Accessibilità dei comandi: i comandi devono essere facilmente accessibili e utilizzabili anche da persone con limitazioni motorie.
- Capacità di carico: la capacità di carico di un montascale deve essere generalmente compresa tra 120 e 150 kg per garantire un utilizzo sicuro per tutti.
Requisiti di installazione, manutenzione e collaudo per ascensori, miniascensori e montascale
Tutti i dispositivi di sollevamento, inclusi miniascensori e montascale, devono essere sottoposti a controlli periodici per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza. In particolare, il DPR 162/1999 regola le modalità di verifica degli impianti di sollevamento e richiede:
- Certificazione CE: devono essere installati da aziende certificate e devono essere dotati di certificato di conformità CE, attestante il rispetto delle normative di sicurezza;
- collaudo iniziale: dopo l’installazione, è necessario un collaudo per verificare che il dispositivo sia conforme agli standard di sicurezza;
- manutenzione periodica: è obbligatoria una manutenzione annuale, effettuata da tecnici qualificati, per verificare la sicurezza e il corretto funzionamento del dispositivo.
Fatta una sintetica panoramica su normative e alcune delle caratteristiche tecniche di scale e ascensori domestici, cominciamo ad approfondire aspetti legati a tipologie, materiali e stile.
Scale interne per la casa: tipologie, materiali e soluzioni salvaspazio
Solitamente le scale presenti all’interno di una casa sono in calcestruzzo o muratura: in questi casi la sua demolizione e completo rifacimento non è quasi mai un intervento consigliabile o necessario. E la sua ristrutturazione si limita al rifacimento delle finiture.
Però ci sono molti altri casi in cui è necessario inserire una nuova scala in un edificio esistente: quando si uniscono due livelli prima separati, oppure quando si realizza un soppalco. O ancora se le scale esistenti sono realizzate in materiali come ferro o legno, la loro sostituzione è un intervento abbastanza semplice e alle volte anche consigliabile, per adattarsi a nuove esigenze.
In questi casi, parliamo di vere e proprie opere strutturali, quindi più impegnative e invasive, anche dal punto di vista burocratico come vedremo nell’ultima parte dell’articolo.
D’altro canto progettare e installare una nuova scala è molto stimolante, in quanto possono essere progettate in una vasta gamma di stili, configurazioni e materiali. Ciascuna delle quali è adatta a specifiche esigenze di spazio, design e funzionalità.
Ormai, è normale andare oltre le scale tradizionali, formate da una o più rampe rettilinee. In base alle proprie esigenze di spazio o a scelte estetiche personali, è possibile optare per configurazioni totalmente differenti. Oltre che scegliere tra soluzioni su misura o modulari (prefabbricate).
Vediamo alcune delle tipologie di scale più comuni e di tendenza, con i pro e i contro.
Scale a chiocciola
Le scale a chiocciola sono una soluzione architettonica ideale per risparmiare spazio e aggiungere un tocco distintivo e accattivante all’ambiente domestico. Sono molto popolari in contesti abitativi dove lo spazio è limitato o in situazioni in cui si desidera un elemento decorativo che attiri l’attenzione. Dal punto di vista tecnico, queste scale si distinguono per la loro forma elicoidale che ruota intorno a un palo centrale, offrendo un aspetto compatto e funzionale.
Aspetti strutturali delle scale a chiocciola
Le scale a chiocciola hanno una struttura che si sviluppa attorno a un asse centrale, solitamente rappresentato da un palo portante in acciaio, che funge da supporto per i gradini. Questa configurazione permette di ridurre al minimo lo spazio occupato, in quanto i gradini si sovrappongono in una disposizione circolare.
Dal punto di vista strutturale bisogna evidenziare come tale schema strutturale prevede che tutto il carico sia concentrato in un solo punto, la base del palo. Pertanto il pavimento su cui viene installato il palo centrale deve essere sufficientemente resistente da sopportare il carico concentrato. In alcuni casi, è necessario rinforzare il solaio, soprattutto se la scala viene installata su strutture più vecchie che potrebbero non essere state progettate per sostenere carichi aggiuntivi.
Dimensioni e parametri tecnici
Le dimensioni delle scale a chiocciola devono essere attentamente pianificate per garantire sia la sicurezza sia la fruibilità. Alcuni parametri chiave sono:
- diametro: il diametro minimo di una scala a chiocciola deve essere di almeno 120 cm per consentire un utilizzo sicuro.
Per un comfort maggiore, soprattutto quando la scala è destinata a un uso frequente, un diametro di 150-180 cm è più indicato. Un diametro più ampio permette di avere gradini più comodi e rende la salita meno ripida. - pedata e alzata: la pedata (la profondità utile del gradino) varia lungo la curva della scala. Generalmente, la pedata minima nella parte più larga dovrebbe essere di almeno 25-30 cm per assicurare una buona stabilità durante la salita e la discesa. L’alzata (l’altezza del gradino) deve essere compresa tra 17 e 22 cm per garantire un movimento comodo e sicuro. Un’alzata eccessiva renderebbe la scala troppo ripida e difficile da percorrere, soprattutto per bambini e anziani.
- parapetto e corrimano: il parapetto è un elemento fondamentale per la sicurezza. Deve avere un’altezza minima di 90 cm per evitare cadute accidentali, e deve essere sufficientemente robusto. Il corrimano, che segue la linea curva della scala, deve essere ergonomico e facile da afferrare lungo tutto il percorso. È spesso realizzato in legno o acciaio, per garantire comfort e resistenza.
Vantaggi e svantaggi delle scale a chiocciola
Le scale a chiocciola offrono numerosi vantaggi, ma presentano anche alcuni svantaggi che è bene considerare. Tra i vantaggi ci sono:
- risparmio di spazio: le scale a chiocciola occupano meno spazio rispetto alle scale tradizionali. Questa caratteristica le rende particolarmente adatte a piccoli appartamenti o spazi ristretti dove ogni metro quadrato conta;
- estetica: le scale a chiocciola hanno un aspetto accattivante e aggiungono un elemento decorativo agli ambienti. La loro forma elicoidale cattura l’attenzione e può diventare un punto focale dell’arredo;
- versatilità nei materiali: È possibile realizzare scale a chiocciola con una combinazione di materiali diversi, adattandosi a vari stili, dal rustico al moderno.
Tra gli svantaggi invece:
- difficoltà di utilizzo: i gradini di una scala a chiocciola sono generalmente più stretti e possono essere difficili da percorrere, soprattutto per persone anziane o con problemi di mobilità. La forma curva, inoltre, richiede un passo più cauto, soprattutto durante la discesa.
- limiti di carico: trasportare oggetti ingombranti o pesanti può risultare complicato su una scala a chiocciola, data la disposizione dei gradini e la ridotta larghezza della scala stessa.
- accessibilità: le scale a chiocciola non sono la soluzione ideale per garantire l’accessibilità a persone con disabilità motorie. In questi casi, è meglio optare per soluzioni alternative come un ascensore o un montascale.
Scale elicoidali
Le scale elicoidali rappresentano una scelta architettonica elegante e distintiva per gli interni. Rispetto alle scale a chiocciola, le scale elicoidali si sviluppano lungo una spirale più ampia e morbida, che non ruota attorno a un palo centrale ma mantiene una traiettoria più continua e sinuosa. Questo design permette alle scale di adattarsi meglio a spazi aperti e di diventare un vero e proprio elemento di arredamento in grado di valorizzare l’intera abitazione.
Struttura e materiali delle scale elicoidali
Dal punto di vista geometrico, le scale elicoidali possono essere viste come un’elica con un raggio variabile o fisso. Il loro sviluppo longitudinale è progettato per evitare un fulcro centrale rigido, il che permette una maggiore flessibilità nelle dimensioni della scala e un maggiore comfort per chi la utilizza. La larghezza del percorso, o “battistrada”, rimane costante, rendendo la salita e la discesa molto più agevoli rispetto alle scale a chiocciola.
Generalmente, queste scale si sviluppano con un raggio interno e uno esterno, dove ogni gradino si trova a una diversa altezza lungo un percorso curvilineo, pur rimanendo perfettamente orizzontale. I gradini stessi possono essere supportati lateralmente, spesso con l’utilizzo di una struttura in acciaio, o possono essere fissati a una ringhiera elicoidale che segue il movimento della scala.
Le scale elicoidali devono essere progettate e installate con attenzione per garantire stabilità e sicurezza. La loro struttura portante può essere sostenuta da una combinazione di elementi interni (come colonne o supporti centrali) e laterali, che ancorano i gradini e il parapetto. Questo significa che il pavimento o il solaio devono essere sufficientemente resistenti per sostenere il carico distribuito della scala, e in alcuni casi, è necessario aggiungere rinforzi strutturali.
Dimensioni e parametri tecnici
Le dimensioni delle scale elicoidali sono un aspetto critico da considerare per garantirne la sicurezza e il comfort. Di seguito, alcuni parametri essenziali per una progettazione corretta:
- raggio e diametro: le scale elicoidali possono avere un raggio variabile o fisso, a seconda delle esigenze del progetto. Il diametro della scala è solitamente compreso tra 180 cm e 300 cm, con gradini più ampi rispetto alle scale a chiocciola, per rendere più agevole la salita e la discesa. Questo permette di ottenere una pedata più ampia e confortevole, favorendo un utilizzo più sicuro;
- pedata e alzata: la pedata è generalmente più ampia rispetto a quella delle scale a chiocciola, con valori consigliati tra 28 e 35 cm. L’alzata (altezza tra due gradini consecutivi) deve essere compresa tra 16 e 20 cm, mantenendo un compromesso ottimale tra comfort e sicurezza. Queste dimensioni sono fondamentali per ridurre lo sforzo necessario durante la salita e per garantire un passo naturale;
- parapetto e corrimano: come per altre tipologie di scale, il parapetto è essenziale per la sicurezza degli utenti. Deve essere alto almeno 90 cm e avere una solida struttura. Il corrimano deve seguire la forma elicoidale della scala e garantire un appoggio continuo e sicuro durante l’intero percorso. È solitamente realizzato in acciaio inox, legno o altri materiali che si abbinano agli altri elementi della scala.
Vantaggi e svantaggi delle scale elicoidali
Tra i vantaggi di una scala elicoidale possiamo citare:
- estetica: le scale elicoidali sono molto scenografiche e diventano un elemento architettonico centrale, in grado di conferire eleganza e fluidità agli ambienti. La loro forma curva e armoniosa contribuisce a rendere gli spazi più dinamici e accoglienti.
- maggiore comfort: rispetto alle scale a chiocciola, le scale elicoidali hanno gradini più ampi e una curvatura più dolce, che rende la salita e la discesa meno impegnative. Questo le rende adatte sia ad ambienti domestici sia pubblici dove il comfort di utilizzo è fondamentale.
- versatilità di design: grazie all’assenza di un fulcro centrale, le scale elicoidali possono essere realizzate con forme più libere, offrendo una maggiore flessibilità progettuale e la possibilità di adattarsi a spazi differenti, anche ampi.
Ci sono però anche alcuni svantaggi che non bisogna sottovalutare:
- spazio necessario: le scale elicoidali richiedono generalmente più spazio rispetto alle scale a chiocciola, poiché il loro sviluppo è più ampio. Sono più adatte per ambienti spaziosi e per contesti in cui non si vuole sacrificare il comfort per il risparmio di spazio;
- costo elevato: le scale elicoidali possono essere più costose rispetto ad altre tipologie di scale, in particolare per la complessità della loro costruzione e la qualità dei materiali spesso utilizzati. L’installazione richiede un alto livello di precisione e spesso una lavorazione artigianale, che si riflette nel costo finale;
- complessità strutturale: l’installazione di una scala elicoidale può richiedere interventi strutturali importanti, specialmente per garantire la stabilità e il supporto dei gradini lungo il percorso. In alcuni casi, può essere necessario rinforzare il pavimento o il solaio per assicurarsi che la scala possa essere sostenuta in sicurezza.
Scale a sbalzo e sospese
Le scale a sbalzo e sospese sono simbolo di un design minimalista e moderno, e rappresentano una delle soluzioni architettoniche più ricercate per la loro capacità di donare leggerezza e un senso di sospensione nello spazio. Questo tipo di scala si distingue per l’assenza di supporti visibili convenzionali, dando l’impressione che i gradini siano sospesi nel vuoto o appoggiati soltanto alla parete.
Struttura e materiali delle scale a sbalzo e sospese
Scale a sbalzo: le scale a sbalzo sono costituite da gradini che vengono ancorati direttamente alla parete portante. L’aspetto distintivo è la mancanza di strutture portanti visibili, poiché i gradini sembrano letteralmente “uscire” dal muro. Ogni gradino deve essere adeguatamente supportato all’interno della parete stessa, che deve essere sufficientemente resistente per sopportare il carico strutturale. Questo tipo di scala richiede quindi l’uso di una parete in cemento armato o comunque molto robusta per fornire la stabilità necessaria.
Scale sospese: le scale sospese, invece, possono essere sostenute da cavi in acciaio o tiranti che partono dal soffitto o dalle strutture superiori. I gradini sono collegati ai tiranti, creando un effetto visivo in cui la scala sembra fluttuare nello spazio. Questa configurazione richiede una progettazione molto accurata, in quanto i cavi devono essere in grado di sostenere carichi significativi, e ogni punto di ancoraggio deve essere realizzato con materiali estremamente resistenti.
Parametri tecnici e requisiti strutturali
Le scale a sbalzo e sospese sono considerate tra le più impegnative da un punto di vista ingegneristico. La sicurezza e la stabilità di questi elementi dipendono da una progettazione estremamente accurata, soprattutto per quanto riguarda il fissaggio dei gradini.
- Ancoraggio dei gradini: i gradini delle scale a sbalzo vengono solitamente fissati a una piastra d’acciaio nascosta all’interno della parete portante. Questa piastra viene poi ancorata alla struttura principale del muro, che deve essere sufficientemente robusto per sostenere il carico di ogni gradino e delle persone che lo utilizzano. In alcuni casi, viene utilizzato un sistema di piastre multiple per distribuire il carico e aumentare la resistenza della scala.
- Pareti portanti: le scale a sbalzo richiedono che le pareti su cui vengono installate siano realizzate in cemento armato o rinforzate con strutture interne in acciaio. In alternativa, è possibile utilizzare travi metalliche integrate nella parete, che aiutano a sostenere il carico. In assenza di una parete portante adeguata, si può ricorrere all’aggiunta di rinforzi strutturali, che però rappresentano un costo aggiuntivo significativo.
- Supporto per le scale sospese: le scale sospese utilizzano cavi d’acciaio o tiranti che si collegano al soffitto o a una trave strutturale. Il punto di ancoraggio deve essere estremamente solido e in grado di supportare il peso totale della scala, oltre a fornire la necessaria stabilità contro movimenti laterali o vibrazioni. La progettazione del soffitto e la scelta del punto di ancoraggio sono aspetti fondamentali per garantire che la scala rimanga stabile nel tempo.
Vantaggi e svantaggi delle scale a sbalzo e sospese
Vantaggi:
- effetto estetico: le scale a sbalzo e sospese sono estremamente eleganti e moderne, e creano un impatto visivo di grande leggerezza. L’assenza di strutture portanti visibili contribuisce a dare all’ambiente un aspetto pulito e minimale;
- design personalizzabile: queste scale possono essere realizzate con diversi materiali e finiture, permettendo una grande libertà di personalizzazione. Possono adattarsi a diversi stili di arredamento, dal moderno al minimalista, al rustico se abbinate al legno;
- leggerezza visiva: grazie alla loro struttura leggera, le scale sospese contribuiscono a mantenere la continuità visiva dello spazio, non interrompendo la vista e mantenendo un senso di apertura e luminosità.
Svantaggi:
- elevato costo di realizzazione: la complessità della progettazione e l’installazione specializzata rendono le scale a sbalzo e sospese più costose rispetto ad altre tipologie di scale. Richiedono inoltre materiali di alta qualità per garantire la sicurezza e la resistenza strutturale;
- interventi strutturali necessari: le pareti o le strutture di supporto devono essere molto solide, spesso richiedendo interventi strutturali significativi, come il rinforzo dei muri o l’inserimento di travi di supporto. Questo può complicare notevolmente la realizzazione della scala;
- manutenzione e sicurezza: le scale sospese possono richiedere manutenzione aggiuntiva per verificare la stabilità dei cavi e dei punti di ancoraggio. Inoltre, l’assenza di supporti visibili può creare una sensazione di insicurezza, soprattutto per bambini e persone con mobilità ridotta.
Le scale modulari
Tutte le scale di cui abbiamo parlato negli ultimi paragrafi possono essere progettate su misura, ma in molti casi possono essere di tipo modulare.
Le scale modulari sono una soluzione estremamente flessibile, relativamente economica, e particolarmente utile quando si desidera adattare la scala a diverse disposizioni spaziali e stilistiche. Queste scale sono composte da elementi prefabbricati che possono essere facilmente assemblati e modificati in base alle esigenze specifiche della casa. Per esempio, una scala modulare può essere composta da gradini in legno e strutture portanti in metallo, con la possibilità di aggiungere o rimuovere sezioni per modificare l’altezza o l’orientamento della scala.
Un vantaggio delle scale modulari è che possono essere installate in modo più semplice rispetto alle scale tradizionali, grazie alla loro struttura componibile che permette una maggiore personalizzazione. Esistono diversi modelli di scale modulari, come quelle con struttura autoportante che non richiedono supporti murari, o quelle che si sviluppano a “U”, a “L” o a chiocciola, per adattarsi agli angoli della casa. Questa tipologia di scala è particolarmente indicata per chi cerca una soluzione economica, funzionale e rapida da installare.
Ascensori domestici: tipologie e soluzioni compatte per la casa
Fino a pochi anni fa, l’ascensore in casa non era diffuso. Non ci riferiamo agli ascensori condominiali che siamo abituati a vedere da molti decenni, ma agli ascensori domestici che collegano più piani della stessa abitazione.
La sua installazione in tali contesti ha cominciato a diffondersi quando è aumentata la sensibilità per le persone anziane o a mobilità ridotta: quando le case sono più piani, gli ascensori domestici diventano fondamentali per eliminare le barriere architettoniche, rendendo ogni piano della casa facilmente accessibile.
Oggi, però, l’ascensore domestico è diventato molto più di uno strumento di accessibilità: sta diventando una scelta di comfort, che molte persone vogliono nella propria abitazione. Non si tratta solo di superare le barriere architettoniche, ma di migliorare la qualità della vita e aggiungere valore alla casa, rendendola moderna e funzionale per tutta la famiglia.
Scegliere quello giusto da inserire nella propria abitazione non è semplice: da un lato il mercato offre molte soluzioni, dall’altro è necessario adattarsi agli spazi a disposizione, che spesso non sono abbondanti.
Nei prossimi paragrafi vedremo le diverse tipologie di ascensori domestici disponibili, analizzando quali sono più adatti a seconda delle esigenze e delle caratteristiche dell’abitazione.
Ascensori oleodinamici
Gli ascensori oleodinamici sono tra le soluzioni più diffuse nelle abitazioni private, grazie alla loro versatilità e semplicità di installazione. Funzionano tramite un sistema idraulico che utilizza un fluido per spingere un pistone, sollevando così la cabina. Questi ascensori sono ideali per edifici con un numero limitato di piani (generalmente fino a quattro piani) e hanno il vantaggio di poter essere installati anche dove lo spazio per il vano tecnico è limitato.
Un altro aspetto positivo degli ascensori oleodinamici è la loro economicità sia in termini di costi iniziali di installazione sia di manutenzione. Tuttavia, sono più lenti rispetto agli ascensori elettrici e richiedono un locale tecnico per l’impianto idraulico.
Ascensori elettrici (gearless e con argano)
Gli ascensori elettrici sono una valida alternativa a quelli oleodinamici, soprattutto quando si desidera maggiore velocità e efficienza. Questi ascensori possono essere di due tipologie: con argano o gearless (senza ingranaggi). Gli ascensori con argano tradizionale utilizzano un sistema di cavi e contrappesi per il sollevamento, mentre quelli gearless sono più avanzati tecnologicamente e offrono movimenti più fluidi e silenziosi. Gli ascensori elettrici sono particolarmente indicati per abitazioni con più piani, grazie alla loro velocità e alla possibilità di coprire altezze maggiori senza necessità di locali tecnici ingombranti.
Miniascensori domestici
I miniascensori sono progettati specificamente per ambienti residenziali con vincoli di spazio. Sono una soluzione perfetta per chi desidera un ascensore compatto ma efficace.
I miniascensori hanno generalmente dimensioni ridotte e possono essere installati sia all’interno sia all’esterno dell’abitazione. Spesso sono alimentati da un sistema oleodinamico e hanno un controllo a uomo presente, che richiede che l’utente tenga premuto il pulsante per la durata del viaggio. I costi di installazione e manutenzione sono inferiori rispetto agli ascensori tradizionali, e sono ideali per migliorare l’accessibilità in case su più piani, senza un impatto estetico eccessivo.
Ascensori pneumatici (vacuum elevators)
Gli ascensori pneumatici sono una delle soluzioni più innovative e spettacolari disponibili oggi per le abitazioni. Funzionano tramite la creazione di un vuoto sopra la cabina, il che permette alla cabina stessa di essere sollevata senza l’uso di cavi o pistoni.
Questa tecnologia offre una serie di vantaggi, tra cui una ridotta necessità di opere murarie e la possibilità di installazione anche in ambienti molto piccoli. Inoltre, il design trasparente e cilindrico di molti ascensori pneumatici li rende un vero e proprio elemento di arredo che aggiunge valore estetico alla casa. Tuttavia, il costo di installazione può essere più elevato rispetto agli altri tipi di ascensori.
Montascale
Il montascale rappresenta una soluzione più semplice e meno invasiva rispetto all’installazione di un vero e proprio ascensore. È ideale per le abitazioni dove non è possibile installare un ascensore tradizionale o un miniascensore, e consente di mantenere l’accessibilità su più piani senza dover eseguire modifiche strutturali significative.
I montascale possono essere di due tipologie principali: a piattaforma, per consentire anche l’accesso con una sedia a rotelle, oppure dotati di una seduta fissa che permette di trasportare la persona lungo le scale in modo confortevole.
Il montascale viene generalmente installato lungo la ringhiera o il parapetto delle scale esistenti, e non richiede lavori strutturali invasivi. Questo lo rende una soluzione adatta a case in cui non è possibile apportare modifiche importanti. Tuttavia, l’installazione deve tenere conto della larghezza della scala: in alcuni casi, scale troppo strette potrebbero limitare l’uso del montascale o rendere difficile l’installazione.
I principali vantaggi del montascale includono la facilità di installazione e il costo relativamente contenuto rispetto a un ascensore. Inoltre, richiede meno manutenzione e può essere smontato facilmente, rendendolo una scelta ideale anche per soluzioni temporanee.
Aspetti strutturali relativi agli ascensori domestici
L’installazione di un ascensore richiede quasi sempre significativi interventi strutturali.
Innanzitutto, è necessario creare un vano ascensore che, in edifici preesistenti, implica la demolizione parziale di solai su più livelli e la creazione di un apposito vano tecnico.
Un problema comune durante i lavori strutturali per l’installazione di scale o ascensori domestici è rappresentato dalla necessità di intervenire su solai esistenti che potrebbero non essere stati progettati per sostenere carichi aggiuntivi. In questi casi, il rinforzo del solaio è spesso inevitabile, e può includere l’aggiunta di travi di calcestruzzo, d’acciaio o l’uso di materiali compositi per aumentare la resistenza senza aggiungere troppo peso.
Inoltre, la presenza di impianti esistenti, come tubazioni o cavi elettrici che corrono a pavimento, rappresenta un’altra possibile sfida. Spesso è necessario deviare o riposizionare questi impianti per fare spazio alla nuova struttura, il che può aumentare significativamente la complessità e il costo del progetto.
Un ulteriore aspetto importante da considerare è il comportamento dinamico della struttura. Le vibrazioni generate dall’uso di ascensori o dalla salita e discesa delle scale possono, a lungo termine, danneggiare la struttura se non sono stati presi provvedimenti adeguati per l’isolamento dalle vibrazioni. L’installazione di cuscinetti antivibranti e di supporti ammortizzanti alle volte può rivelarsi necessaria.
Gli ascensori oleodinamici, per esempio, necessitano di uno spazio per il locale tecnico che ospiti il sistema idraulico. Questo locale deve essere progettato per garantire accessibilità per la manutenzione e per rispettare le normative di sicurezza. Gli ascensori elettrici, invece, possono richiedere un vano macchine che supporti il contrappeso e il sistema di sollevamento, soprattutto in edifici a più piani.
Esistono anche soluzioni più recenti, come gli ascensori autoportanti o i modelli a vite senza fine, che non necessitano di vani tecnici estesi. Questi ascensori sono progettati per ridurre l’impatto strutturale, rendendoli ideali per le ristrutturazioni in cui non è possibile modificare in modo significativo la struttura esistente. Tuttavia, anche questi richiedono un pavimento stabile e una base sufficientemente solida per garantire sicurezza e durata.
Aspetti burocratici e permessi per la ristrutturazione di scale e ascensori domestici
Quando si procede con la sostituzione o l’installazione di scale e ascensori domestici, è essenziale affrontare correttamente anche la parte burocratica. In questo caso possiamo distinguere tra i procedimenti edilizi e i procedimenti strutturali.
Il procedimento edilizio corretto risulta in quasi tutti i casi essere la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): si tratta della pratica edilizia specifica per tutte le opere di manutenzione straordinaria pesante, cioè in cui siano previste opere strutturali. Più raramente può essere richiesto un Permesso di Costruire. Alla pratica devono essere allegati i grafici di progetto e tutto deve essere sottoscritto da un tecnico abilitato. Queste pratiche edilizie servono per garantire che l’intervento sia conforme a livello urbanistico-edilizio (cioè che l’intervento non si configuri come un abuso).
Dal punto di vista strutturale, ogni qual volta vengono eseguiti lavori che prevedono la modifica di strutture esistenti (tagli nei solai) e l’installazione di nuove strutture (scale e ascensori), non è sufficiente fare la pratica comunale ma è necessario fare anche una pratica strutturale.
Si tratta del deposito del progetto al Genio Civile (Ufficio Tecnico Regionale), che è competente per quanto riguarda tali aspetti. Il progetto deve essere corredato dai calcoli strutturali e deve essere timbrato e firmato da un tecnico abilitato (solitamente un ingegnere strutturista).
Se invece l’intervento di ristrutturazione di scale e ascensori domestici non prevede modifiche strutturali, ma si limita a lavori di finitura, come la sostituzione dei materiali di rivestimento, il rifacimento dei parapetti o altre migliorie estetiche, potrebbe non essere necessaria alcuna pratica edilizia. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare presso il proprio comune di residenza, poiché i regolamenti possono variare.
Alcuni comuni richiedono comunque almeno una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) in quanto li considerano lavori di manutenzione straordinaria, mentre altri possono richiedere semplicemente una comunicazione informale.
Affrontare correttamente questi aspetti burocratici e procedimentali, affidandosi a un tecnico abilitato, è essenziale per garantire la conformità del proprio immobile (quindi non realizzare abusi) e la sicurezza dell’intervento.
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