Ecobonus 2019: 50% o 65% dipende dall’intervento di ristrutturazione

di Marco Panzarella

Ecobonus 2019: 50% o 65% dipende dall’intervento di ristrutturazione

Fra le novità introdotte dal Decreto Crescita (Dl 34/2019) è prevista la possibilità per i soggetti che usufruiscono della detrazione fiscale a seguito di interventi in casa per migliorare l’efficienza energetica. Ossia di ottenere dal fornitore che ha realizzato l’intervento, uno sconto sul prezzo finale di importo pari al valore della detrazione.

Un cambio di rotta importante, che incentiva gli utenti, grazie all’ecobonus, a migliorare le proprie abitazioni attraverso interventi che le rendano più efficienti e meno energivore.

Ecobonus 2019: 50% o 65% dipende dall’intervento di ristrutturazione

Il fornitore che concede lo sconto può recuperare la somma sotto forma di credito di imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo. In alternativa, può a sua volta cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, mentre è esclusa la cessione a istituti di credito e intermediari finanziari.

La possibilità di scegliere uno sconto diretto è prevista anche per gli interventi che adottano misure antisismiche, finalizzati a rendere più sicure le abitazioni ubicate nelle zone del Paese dove il rischio terremoto è elevato.

Tali misure fanno seguito all’introduzione, a partire dal 2018, per le spese relative agli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, di maxi detrazioni dell’80% (se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore) e dell’85% (se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori). Detrazione che è calcolata su una spesa massima pari a 136.000 euro, da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio, e ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Ecobonus 2019: 50% o 65% dipende dall’intervento di ristrutturazione

Il super incentivo – come ha chiarito a più riprese l’Agenzia delle Entrate – può essere richiesto in alternativa ai bonus previsti per gli interventi antisismici sulle parti condominiali (75 o 85% su un ammontare non superiore a 96.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio) e per la riqualificazione energetica degli edifici condominiali (70 o 75% su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio).

Ecobonus 50% o 65%: dipende dall’intervento

L’ecobonus è una detrazione pari al 50 o al 65% su interventi che migliorano l’efficienza energetica. Si applica alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2019 e va calcolato su un costo massimo che varia a seconda dell’intervento. Il bonus è ripartito in 10 quote annuali di pari importo, a meno che il beneficiario non scelga lo sconto applicato dal fornitore.

Ecobonus 2019: pagare con bonifico postale o bancario

Per ottenere l’ecobonus, occorre pagare le spese con bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento, il codice fiscale della persona che usufruisce dell’incentivo e il codice fiscale (o la partita Iva) della ditta o del professionista verso cui è stato eseguito il bonifico.

Ecobonus 2019: obbligatorio inviare la scheda informativa all’Enea

Per le opere di riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia è obbligatorio, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, trasmettere in via telematica all’Enea la scheda informativa degli interventi eseguiti, oltre a una copia dell’attestato di qualificazione energetica.

Sismabonus 2019: incentivo può arrivare all’80%

Il Sismabonus è una detrazione del 50% rivolta chi adotta misure antisismiche negli immobili ubicati in zone ad alta pericolosità (1, 2 e 3). L’incentivo si applica agli interventi eseguiti tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, è calcolata su un importo massimo pari a 96.000 euro per unità immobiliare ed è fruibile in cinque rate annuali di pari importo. Il bonus può arrivare al 70% e all’80% nel caso in cui gli interventi portino a una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una o due classi di rischio inferiori.

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Ecobonus 2019 finestre: come ottenere lo sconto in fattura grazie al Decreto Crescita

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