Pavimenti retró: 3 progetti con graniglie e cementine per un’atmosfera unica e suggestiva
Graniglie e cementine creano un’atmosfera unica e suggestiva. recuperarle significa valorizzare la storia dell’immobile, reinterpretandola con abbinamenti armoniosi e contemporanei
Tipici degli edifici storici, i pavimenti in graniglia e le cementine sono tornati in auge, apprezzati per la loro resistenza, oltre che per l’eleganza e l’unicità.
Approccio progettuale
«I pavimenti originali mantengono vivo il carattere autentico dell’immobile – racconta l’architetto Alberto Bassi dello studio PadiglioneB -. In fase di progetto, le modifiche murarie per la nuova distribuzione planimetrica devono tener conto del layout delle piastrelle, del loro riposizionamento, o dell’eventuale integrazione con altro materiale». L’accostamento dei materiali è un tema a cui prestare molta attenzione, la chiave è trovare un equilibrio tra continuità e contrasto. L’architetta Francesca Ferlazzo Natoli suggerisce: «Quando non sono sufficienti a coprire la superficie desiderata, con le cementine recuperate si può realizzare un disegno tipo tappeto da posizionare a centro stanza o in funzione dell’arredo, e completare la pavimentazione con piastrelle a tinta unita o effetto cemento per esaltare il decoro». Tra gli abbinamenti più apprezzati spiccano, infatti, microcemento e resina – soprattutto nelle tonalità neutre come grigio, beige o greige – oppure il gres, pratico e moderno. Se i pavimenti originali presentano toni freddi, un parquet in essenza naturale può scaldare l’atmosfera e rendere l’ambiente più accogliente. Fondamentale è la scelta dei materiali per gli arredi: perfetti quelli neutri e materici – come il legno naturale, i metalli opachi, il vetro – e dalle forme essenziali e lineari, in grado di aggiungere profondità e contemporaneità.
Soluzioni impiantistiche
In una ristrutturazione in cui si decide di conservare i pavimenti originali, un ulteriore aspetto da valutare è la realizzazione degli impianti: idrico, elettrico, gas e climatizzazione. Non potendo eseguire tracce a pavimento, la soluzione più efficace è lavorare sulle superfici verticali. Si possono realizzare tracce murarie tradizionali, oppure optare per contropareti in cartongesso, di rapida esecuzione, boiserie contenitive o battiscopa tecnici in grado di contenere cavi elettrici o tubazioni di piccolo diametro.
Recupero elementi
L’intervento di recupero dei pavimenti in graniglia o delle cementine può avvenire in due modi: mantenendo il pavimento originale oppure riposizionandolo completamente. «Si sollevano con cura le piastrelle, una a una, cercando di evitarne la rottura e si ripuliscono manualmente per eliminare i residui di collante – spiega l’architetto Salvatore Vicidomini -. Le piastrelle vengono, poi, riposizionate seguendo il disegno originale prestando particolare attenzione alla giunzione dei pezzi, oppure ideando una nuova composizione progettuale, all’insegna della creatività». Terminata la posa, si procede con la stuccatura delle fughe, seguita da levigatura e lucidatura nel caso della graniglia, oppure dall’applicazione di uno strato protettivo resistente nel caso delle cementine.
Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di maggio 2025
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