Un nuovo “clima”: i migliori impianti di riscaldamento per la tua casa

di Paola Addis e Maria Chiara Voci

Un nuovo “clima”: i migliori impianti di riscaldamento per la tua casa
Foto di Andrea Zanchi

Elettricità e idrogeno: sono due fra le sfide più interessanti per il mercato residenziale

Scelta dell’impianto di riscaldamento

La sostituzione degli impianti di riscaldamento durante i lavori in casa: una decisione importante per migliorare l’efficienza abitativa con gli incentivi disponibili. Quale tipo di impianto di riscaldamento conviene? Consultare un esperto è essenziale per cogliere le migliori opportunità, considerando anche le tendenze di mercato europee in termini di innovazione.

Tra le diverse opzioni di impianti di riscaldamento, le soluzioni basate su pompe di calore, alimentate idealmente da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, rappresentano una scelta green per coloro che desiderano un sistema di climatizzazione sostenibile. Questa opzione è particolarmente consigliabile durante ristrutturazioni profonde, in cui è possibile integrare un impianto a pannelli radianti che distribuiscono il calore in modo uniforme, sfruttando acqua a temperatura relativamente bassa anziché radiatori tradizionali.

Impianti di riscaldamento: VMC, l'innocazione di ALPAC
Mybox con VMC è la recente innovazione di Alpac

«Se è vero che i sistemi più avanzati in pompa di calore possono oggi essere abbinati anche ai caloriferi – spiega Alessandro Giuliani, co-fondatore di NRG Zero, società d’ingegneria specializzata nella progettazione impiantistica – bisogna prestare massima attenzione ai costi di elettricità necessari per far sì che il sistema scaldi l’acqua alla temperatura di mandata richiesta. Alla fine, il gioco potrebbe non valere la candela».

Le caldaie a condensazione, dal canto loro, sono oggi predisposte anche per funzionamenti ibridi. Proprio con una pompa di calore così come con l’alimentazione a idrogeno. Attualmente in Italia manca ancora del tutto l’infrastruttura di distribuzione di questa sostanza, che assomiglia al metano e si produce in centrali per elettrolisi dall’acqua.

Una delle ipotesi più concrete e di vicina applicazione è tuttavia quella che punta all’immissione nella rete esistente di una miscela mista metano e idrogeno (al 30%), a servizio di caldaie studiate per bruciare questo tipo di carburante. Le case produttrici pertanto si preparano. La stessa Enea ha, di recente, annunciato la partecipazione a un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 per produrre idrogeno verde da biomasse e rifiuti.

Tutti i bonus per la sostituzione degli impianti di riscaldamento

Quali sono i bonus riscaldamento? Sono diverse le tipologie di bonus a cui si può accedere, eccole spiegate:

  • Superecobonus 110%: previsto in caso di sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento in edifici residenziali indipendenti o in parti comuni condominiali, purché la riqualificazione garantisca un doppio salto di classe energetica (o nel caso non sia possibile, la più alta classe raggiungibile);
  • Ecobonus al 65%: per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe a, se dotati contestualmente di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • Ecobonus al 50%: per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe a, se dotati contestualmente di sistemi di termoregolazione evoluti e per l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse;
  • Bonus casa al 50%: per la ristrutturazione con un massimale di 96.000 euro. Il rifacimento degli impianti è considerato opera di manutenzione straordinaria e quindi si può accedere alle detrazioni fiscali.

Incentivo per riscaldamento

Conto Termico 2.0 è un incentivo economico e non una detrazione. Tra gli interventi ammissibili rientra anche la sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti. L’incentivo può raggiungere il 65% del costo. La quota corrispondente all’incentivo è calcolata secondo più fattori, tra cui anche la fascia climatica in cui si trova l’edificio. Sono finanziabili anche la diagnosi energetica e la certificazione energetica ape.

La scelta dell'impianto di riscaldamento dipende da diverse variabili.

Quale impianto scegliere?

La scelta dell’impianto di riscaldamento dipende da diverse variabili, tra cui le esigenze specifiche, il budget disponibile, la disponibilità di fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica desiderata e le condizioni della abitazione in cui verrà installato. Ecco alcune considerazioni generali da considerare prima di intraprendere una decisione.

  • VMC: la ventilazione meccanica controllata (VMC) è un sistema che consente un ricambio continuo dell’aria. Il funzionamento della VMC a doppio flusso è garantito dall’immissione ed estrazione dell’aria anche con recupero di calore. In questo secondo caso l’aria immessa viene riscaldata mediante uno scambiatore. In abitazioni a elevate prestazioni energetiche passive o semi passive, la VMC termodinamica completa di recuperatore aria a flussi incrociati può rappresentare l’unico sistema di climatizzazione invernale;
  • Caldaie a biomassa: il funzionamento non si discosta molto dalle caldaie tradizionali a gas. Sono adatte a riscaldare abitazioni, ma anche grandi condomini. Solitamente l’impianto include anche un bollitore d’accumulo. È importante prevedere uno spazio dedicato allo stoccaggio della biomassa (legno o pellet);
  • Pompe di calore: la pompa di calore è un generatore in grado di prelevare da un ambiente esterno il calore presente naturalmente nell’aria (nel caso di pompe di calore aria-aria e aria-acqua), nell’acqua di falda (nei modelli acqua-acqua) o nel terreno (con i modelli geotermici) e immetterlo, dopo essere stato ulteriormente riscaldato, in un ambiente interno per aumentarne la temperatura;
  • Camini e stufe: Di design e performance sempre maggiori, e sempre più performanti, stufe e camini funzionano per irraggiamento e per convezione. Necessitano di canna fumaria, di una presa d’aria diretta verso l’esterno e di un allaccio all’impianto elettrico. Le fonti di alimentazione più utilizzate per la combustione sono il bioetanolo, la legna e il pellet;
  • Caldaie a condensazione: La caldaia a condensazione a camera stagna riscalda l’acqua tramite il calore di combustione. Ma a differenza delle caldaie standard si basa su una tecnologia che contrasta la dispersione di calore, sfruttando anche l’energia dei gas combusti che vengono convogliati all’interno dello scambiatore primario. I gas raffreddati si trasformano in condensa e vengono espulsi. Il calore così recuperato contribuisce a ridurre i costi per riscaldare l’abitazione;
  • Solare termico: L’impianto solare termico utilizza l’energia solare disponibile in natura gratuitamente e in misura illimitata con cui produce acqua calda integrabile anche con il riscaldamento di casa. Questi sistemi sono utilizzabili anche in unità preesistenti;
  • Sistemi radianti:I sistemi a pannelli radianti sfruttano l’irraggiamento per riscaldare gli ambienti e rispetto ai termosifoni tradizionali funzionano con temperature molto più basse. Il calore è così diffuso in modo omogeneo. I tubi, al cui interno scorre il fluido riscaldato, vengono incorporati in pannelli posizionabili a pavimento, parete o a soffitto;
  • Corpi riscaldanti: chiamati comunemente radiatori, scambiano in realtà calore solo in parte per irraggiamento. Mentre la maggior parte del flusso termico è ceduto per convezione.

Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare agosto 2021

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