Cucinare in libertà

di Fiorella Maglianico

Cucinare in libertà

Le cucine outdoor sono perfette per momenti conviviali, ma necessitano di un’attenta valutazione di normative e predisposizioni impiantistiche

La cucina da esterno rappresenta una naturale estensione del living. La sua installazione richiede una valutazione attenta degli aspetti normativi e tecnici, e una visione progettuale che coniughi praticità, durabilità ed estetica. «La prima verifica riguarda la fattibilità – spiega l’architetta Roberta Maiullari –, consultando la normativa edilizia e il regolamento condominiale.

Cucinare in libertà

In genere, le cucine outdoor mobili non richiedono permessi, mentre per installazioni fisse è bene fare riferimento al regolamento comunale». Fondamentale è la predisposizione degli impianti, in particolare l’allaccio idrico e lo scarico. Il gas può essere sostituito da bombole Gpl o da un piano a induzione da collegare alla rete elettrica. È essenziale garantire un grado di protezione adeguato per prese e interruttori (almeno IP55), al fine di assicurare sicurezza in ambienti esterni, dove sono esposti a pioggia, umidità e polvere…

Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di luglio – agosto 2025

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