Angoli strategici

di Chiara Gnisci

Angoli strategici

Nel contesto domestico, sempre più fluido e integrato, l’angolo snack rappresenta una delle soluzioni più versatili per caratterizzare la cucina

Nato come alternativa al tradizionale tavolo da pranzo, l’angolo snack si è evoluto con soluzioni progettuali funzionali che rispondono a esigenze contemporanee di praticità, convivialità e ottimizzazione degli spazi. Dal punto di vista progettuale, si presta a diverse configurazioni: a sbalzo per un effetto più leggero e contemporaneo, appoggiato su basi contenitive per aumentare lo spazio di stivaggio, a ponte per unire visivamente due ali della cucina o con struttura in metallo e a vista per un’estetica industriale.

Angoli strategici

L’angolo snack va previsto già in fase di progettazione, così da poterlo collocare nella posizione ottimale – ad esempio in corrispondenza di una finestra – e garantire un dialogo armonico con il resto dell’arredo, sia nei materiali che nei volumi. Dal punto di vista tecnico, l’angolo snack può essere configurato come una sporgenza del piano cucina, integrata su un’isola o su una penisola. Le dimensioni sono personalizzabili a seconda delle necessità del progetto: in genere si predilige una profondità minima di 35-40 cm per un uso occasionale, che può arrivare fino a 90 cm se l’elemento funge anche da superficie di lavoro o vero e proprio tavolo da pranzo. L’altezza si attesta attorno ai 90 cm nel caso di piani in continuità con il top della cucina, ma può arrivare fino a 110 cm se si desidera un effetto bar con sgabelli alti…

Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di luglio – agosto 2025

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