Case multifamiliari: 2 idee per creare da un unico edificio due appartamenti separati

di Veronica Balutto

Case multifamiliari: 2 idee per creare da un unico edificio due appartamenti separati
Foto di Ossip Van Duivenbode

Come vivere nello stesso edificio con le nostre famiglie, primarie e secondarie, senza rinunciare a benessere, comfort e tutti i vantaggi del vivere “multigenerazionale”

Case in cui è importante conciliare famiglia e lavoro, aumento del costo della vita: temi all’ordine del giorno che portano a soluzioni di cooabitazione multigenerazionale. I giovani cercano un posto dove vivere e persino lavorare, mentre le generazioni più anziane trovano difficoltà ad ambientarsi in luoghi poco confortevoli dopo il pensionamento. Il coinvolgimento familiare si sta dimostrando un’alternativa finanziariamente, legalmente ed emotivamente praticabile che si traduce nelle tipologie di una casa familiare con un ambiente funzionale progettato ad hoc, adatto a tutti. Uno sviluppo verticale è la disposizione più versatile: può essere adattato così da consentire agli abitanti di avere appartamenti individuali su piani diversi, garantendo a ciascuno un’assoluta autonomia, pur mantenendo la vicinanza.

Aumento di cubatura

Nel centro storico di Porto San Giorgio, cittadina affacciata sul mare in provincia di Fermo, l’architetto Francesco Valentini ha progettato un edificio prevedendo l’ampliamento del 40% di un edificio esistente. Per farlo, è stato applicato il Piano Casa della Regione Marche che ha permesso la demolizione di un fabbricato commerciale e la ricostruzione con ampliamento: sono nati così due appartamenti destinati a due famiglie. «Il progetto è iniziato in modo particolare. In origine, infatti, prevedeva la creazione di cinque unità immobiliari distinte perché il cliente avrebbe voluto rivenderle. Poi le esigenze sono cambiate, anche se erano già stati completati struttura e solai, e si è deciso di dividerlo in due unità immobiliari» racconta l’architetto. Gli ostacoli iniziali maggiori nella progettazione sono stati i vincoli esistenti importanti, ma poi il progetto si è rivelato molto soddisfacente.

La scala come elemento chiave

Contemplando questo nuovo paradigma in cui le generazioni devono ancora una volta prendersi cura l’una dell’altra, può capitare che una famiglia composta da due nuclei familiari decida di costruire una casa insieme. L’obiettivo del progetto degli architetti Beta Office era quello di creare un edificio in cui entrambe le famiglie potessero godere della reciproca compagnia senza sacrificare i vantaggi della vita familiare privata. Pertanto, i due appartamenti separati sono stati impilati uno sopra l’altro e l’unico collegamento è un ingresso comune. «Si tratta di un vero minicondominio in cui l’appartamento inferiore ha un rapporto diretto con il giardino, che lo rende ideale per una famiglia che lavora con bambini piccoli. La coppia di anziani, invece, occupa l’appartamento più alto che dispone di ascensore, pavimenti livellati e porte con aperture più ampie per accogliere persone su sedia a rotelle. Sebbene non assomigli a una casa per anziani, sono stati adottati tutti i preparativi necessari per la ridotta capacità fisica». La scala è un vero e proprio elemento scultoreo al centro della planimetria ed è anche un elemento chiave per estendere ulteriormente il concetto di vita intergenerazionale. Inoltre, in questo tipo di edifici, uno studio razionale iniziale può permettere di predisporre la creazione futura di monolocali, per consentire ai figli della famiglia più giovane di vivere in autunomia nell’edificio, oltre l’adolescenza.

Case multifamiliari: 2 idee per creare da un unico edificio due appartamenti separati

Funzionalità contemporanea

di Francesco Valentini

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Case multifamiliari: 2 idee per creare da un unico edificio due appartamenti separati
Foto di Ossip Van Duivenbode

Interconnessioni di forme e luce

di Beta Office

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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Ottobre 2023

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