Living all’aperto: tre case con soggiorno e area pranzo senza confini indoor/outdoor

di Eleonora Bosco

Living all'aperto: tre case con soggiorno e area pranzo senza confini indoor/outdoor
Foto di Roberto Pierucci

Sempre più flessibile e connesso ai locali interni, lo spazio dedicato alla cucina outdoor si veste di nuove soluzioni modulari o monoblocco che non rinunciano alla funzionalità

Per chi ama la vita all’aperto, nulla è più gratificante che organizzare con cura ogni parte di giardini o terrazzi, per creare un’oasi di relax e convivialità da godere durante tutte le stagioni. In particolare, lo spazio dedicato alla preparazione dei cibi si è evoluto nel tempo, trasformandosi da semplice postazione barbecue a struttura progettata e multifunzione, capace di offrire le stesse prestazioni e possibilità di personalizzazione delle cucine indoor. Per garantire il massimo dell’efficienza è molto importante tenere conto di diversi fattori durante la progettazione, in modo da combinare gli elementi tecnici con le esigenze pratiche di chi la vive.

Organizzare la superficie.

I primi aspetti da considerare riguardano la geometria dello spazio a disposizione e la posizione degli scarichi dell’acqua, delle tubature del gas e delle prese elettriche. Questa valutazione tecnica consentirà di capire l’impostazione della cucina outdoor, decidendo se optare per elementi fissi oppure mobili, come nel caso delle strutture modulari, particolarmente indicate in spazi ristretti, e definire, di conseguenza, i diversi strumenti di cottura. «Nelle mie realizzazioni – spiega l’interior designer Ernesto Fuscometto sempre in primo piano il concetto di centralità, trasformando l’elemento cucina nel fulcro dello spazio. In aggiunta, oltre a considerare l’aspetto estetico è bene osservare il movimento della luce naturale e soprattutto del vento durante tutta la giornata». In alcune situazioni, infatti, è consigliata anche la realizzazione di una copertura, perfetta per fornire ombra e mitigare l’insistenza di eventuali agenti atmosferici.

Permeabilità.

L’idea di connessione tra spazi esterni e ambienti interni diventa un elemento centrale della progettazione, tanto da ricercare un dialogo continuo sia visivo sia materico. «Grandi aperture vetrate diventano l’anello di congiunzione tra indoor e outdoor – racconta l’architetto Egidio Panzerae possono scomparire all’interno dei muri perimetrali creando uno spazio senza soluzione di continuità tra aree private e cielo». Fluidità e versatilità definiscono la nuova concezione di cucine outdoor, immaginate come parti integranti del progetto degli esterni ma, allo stesso tempo, come prolungamento funzionale degli interni, armonizzate perfettamente a colori e stile dell’intero contesto.

Design curato.

Estetica e materiali definiscono l’immagine finale di una cucina outdoor e dovrebbero essere scelti in linea con lo stile della casa o del living esterno. «Può essere interessante giocare anche con la simmetria – racconta l’interior designer spagnola Susanna Cotsreplicando non solo le nuance della cucina interna ma anche la posizione, soprattutto se sono in stretta connessione». Da linee minimali, accentuate ancor più da materiali essenziali e molto resistenti come l’acciaio, a look più rustici, in cui la pietra diventa l’unica protagonista.

Living all'aperto: tre case con soggiorno e area pranzo senza confini indoor/outdoor
Foto di Beppe Brancato

Stile raffinato

di Egidio Panzera

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Living all'aperto: tre case con soggiorno e area pranzo senza confini indoor/outdoor
Foto di Roberto Pierucci

Ispirazione mediterranea

di Ernesto Fusco

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Living all'aperto: tre case con soggiorno e area pranzo senza confini indoor/outdoor
Foto di Mauricio Fuertes

Apertura totale

di Susanna Cots

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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Giugno 2023

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