Soppalchi: tre soluzioni per progettare superfici da vivere in quota

di Francesca Ferlazzo Natoli e Fiorella Maglianico

Soppalchi: tre soluzioni per progettare superfici da vivere in quota
Foto di Foto Boom

Tre soppalchi, tre soluzioni costruttive differenti, un comune obiettivo: ricavare nuove superfici e massimizzare le funzioni dell’abitazione, sfruttando l’altezza degli ambienti con elementi e arredi su misura

La realizzazione di un soppalco, anche di ridotte dimensioni, esige assolutamente la professionalità di un tecnico che esamini leggi, normative e regolamenti vigenti nazionali, regionali, comunali e igienico-sanitari al fine di verificare la fattibilità dell’intervento per poi richiedere le eventuali autorizzazioni necessarie, che possono variare da comune a comune. In questo articolo, quindi, non verranno indicati iter procedurali specifici o informazioni di tipo normativo che potrebbero diversificarsi in modo significativo a seconda del luogo e della tipologia di intervento o essere irrilevanti in caso di interventi oggetto di condono edilizio.

Funzioni. Quale migliore soluzione per aumentare la superficie delle nostre case – quando le altezze dei locali lo permettono – se non la realizzazione di un soppalco? Le dimensioni dipenderanno dalle caratteristiche dell’ambiente in cui si interviene e dalla tipologia costruttiva scelta. Il soppalco potrà svolgere svariate funzioni: da cabina armadio a sala gioco, da studio a camera da letto, in base alle necessità di chi vi abita. Caratteristica comune è l’affaccio sull’ambiente sottostante, poiché il soppalco dovrà sempre essere aperto su un lato per usufruire di luce e aerazione naturale; in caso contrario si potrà realizzare soltanto un ripostiglio in quota.

Tipologie e materiali. Le tecniche costruttive dei soppalchi si possono raggruppare in tre macro categorie: ferro, legno e laterocemento. Le strutture possono essere ancorate alle pareti, autoportanti e, in alcuni casi, completamente amovibili e assimilabili a un arredo. La scelta della tipologia del soppalco è dettata non solo da ragioni estetiche ma anche costruttive. Ad esempio, le strutture in ferro permettono la realizzazione di superfici più ampie con sezioni ridotte degli elementi portanti. Quelle tradizionali in muratura, a elevata stabilità, richiedono tempi più lunghi di esecuzione. I soppalchi in legno, invece, coniugano la rapidità di realizzazione all’elevata resa estetica. Si può utilizzare qualsiasi tipo di pavimentazione, anche di vetro, per favorire il passaggio della luce naturale.

Collegamenti. Per individuare la scala di accesso al soppalco più adatta è necessario considerare alcuni fattori, in particolare: conformazione e dimensione della casa, altezza e utilizzo del soppalco. La scala a rampa lineare è sicuramente la soluzione da prediligere per praticità e varietà di soluzioni progettuali. Per ambienti di dimensioni ridotte è preferibile optare per una scala salvaspazio, a chiocciola o a gradini sfalsati e, quando lo spazio è minimo, a pioli, eventualmente anche retrattile. Realizzata in opera, su misura o prefabbricata, la scelta del materiale sarà dettata principalmente dalla tipologia costruttiva del soppalco.

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Foto di Foto Boom

Piani in prospettiva

di Virginia Tentori

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Alcova ritrovata

da Archventil

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Foto di Wolfango Spaccarelli

Volume a sorpresa

di Isabella Maruti

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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Maggio 2022

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