Condividere è raddoppiare

di Elena Fassio e Leonardo Selvetti

Condividere è raddoppiare

Scegliere un bagno che può ospitare contemporaneamente due persone equivale a un’ottimizzazione degli spazi e a una migliore organizzazione delle tempistiche.

Parte integrante dello scenario abitativo, il bagno è un ambiente dove la funzionalità si lega al relax e alla dimensione estetica, riflettendo la personalità di chi lo vive. Al contempo, può essere un importante alleato nella condivisione e nella gestione ottimale della quotidianità, caratterizzata sempre più spesso da ritmi frenetici. Un caso esemplare in tal senso è quello dei “bagni di coppia”, pensati per poter essere usati da due persone contemporaneamente.

Zona lavabo. Quando si ha un bagno con un’ampia superficie, questa può essere amplificata in termini di efficienza attraverso l’installazione di una zona lavabo dotata di due lavandini e due rubinetterie. Una soluzione che garantisce comodità e non comporta problematiche per ciò che riguarda l’impiantistica (posizionare i lavelli adiacenti o separati dipende esclusivamente dal proprio gusto e dalle caratteristiche del bagno). Al contempo, scegliere i giusti arredi e collocarli in zone strategiche – ad esempio mobiletti a più vani posti al di sotto dei lavelli – consente una migliore organizzazione di spazi e oggetti, lasciando l’ambiente visivamente più ordinato.

Doccia. Nel caso delle docce con doppio soffione, si deve tener presente che per alimentarle adeguatamente è necessario un impianto con serbatoio di accumulo e pompa di distribuzione che gestisce l’afflusso dell’acqua. I normali 16 litri al minuto, infatti, non consentono l’utilizzo a pieno regime dei soffioni quando usati nello stesso momento. Sebbene sia consigliato per tutti i tipi di bagni, a maggior ragione quando si tratta di quelli doppi conviene avere un impianto con centralina, in modo che ogni rubinetto e ogni lavandino sia dotato del proprio tubo di mandata di acqua (fredda e calda). In caso di rottura, ciò consente di gestire separatamente i singoli elementi, mantenendo attivo il resto del bagno.

Zona wellness. Le vasche in grado di ospitare due persone, se da una parte offrono un comfort assoluto, dall’altra richiedono alcune importanti precauzioni. Benché esse siano dotate di sottostrutture che distribuiscono il carico per non dare problemi al telaio, è bene aggiungere a quest’ultimo dei rinforzi in ferro – in particolar modo quando è di legno. Per quanto riguarda la funzionalità, la tecnologia è ormai un elemento di primaria importanza. Ne sono un esempio emblematico i sistemi di domotica attraverso i quali è possibile programmare l’accensione dell’acqua da remoto, così da averla a disposizione appena si rientra a casa. Chiunque voglia rendere ancora più completa la zona wellness può optare per l’installazione di un bagno turco. In questo caso, occorre realizzare un’efficace coibentazione dei muri – necessaria al mantenimento del vapore – e un soffitto che non sia piatto ma leggermente a cupola, così da riuscire a far scorrere lateralmente la condensa ed evitare la caduta diretta di gocce fredde. In merito agli impianti, alcune tipologie vanno inserite direttamente all’interno della doccia e creano il vapore in automatico, altre sono esterne e trasferiscono il vapore nel vano per mezzo di tubi. Questa seconda tipologia garantisce più spazio libero nella doccia, ma richiede un ambiente tecnico dove inserire il generatore.

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