Dividere con il vetro: tre idee per ripensare un open space grazie ai volumi vetrati

di Eleonora Bosco

Dividere con il vetro: tre idee per ripensare un open space grazie ai volumi vetrati
Foto di José Campos

Non solo divisori, ma veri e propri volumi tridimensionali accessibili che accolgono la cucina, garantendo intimità, permeabilità e il passaggio della luce

Ripensare a nuovi spazi domestici significa immaginare non solo ambienti funzionalmente più adatti alle moderne esigenze ma anche soluzioni che sappiano sfruttare al meglio la geometria delle stanze, diventando punti focali e segni grafici caratterizzanti. Ampi volumi di vetro stratificato e acciaio ne sono un esempio, utilizzati per avvolgere completamente la zona cucina, spesso visivamente legata al living. Le vetrate, solitamente progettate su misura con elementi modulari, sostituiscono integralmente i muri e possono essere realizzate sia con parti fisse e porte scorrevoli, sia con serramenti apribili a libro, grazie allo scorrimento su binari. È importante comunque verificare con un tecnico specializzato se l’installazione della struttura richiede permessi: nel caso di vere e proprie pareti trasparenti fisse, sarà necessario la presentazione di una pratica edilizia.

Continuità visiva. In un open space, un cubo di vetro può essere un’ottima soluzione per dividere le diverse aree funzionali, pur mantenendo una forte connessione visiva e sociale. La struttura trasparente definisce gli spazi senza limitarne la loro percezione, lasciando al tempo stesso che la luce naturale filtri liberamente. «A livello progettuale, un volume vetrato può essere applicato nei casi in cui la distribuzione degli ambienti sia estremamente frammentata e poco omogenea, con angoli irrisolti e pareti inutilizzate – racconta l’architetto Vittorio Massimo –. Diventerà uno spazio racchiuso, unico e libero da partizioni verticali». Questo permetterà di valorizzare la profondità spaziale dell’intero ambiente.

Leggerezza. Anche con altezze significative (talvolta più di 3 metri) e dimensioni personalizzate, è possibile creare strutture trasparenti armoniose e sottili con un perfetto equilibrio tra forme e materiali. «È un gioco di pieni e vuoti, trasparenze, contrasti e luminosità – spiega l’interior designer Lionel Le Pavec –. La cucina si trasforma in un elemento focale importante, un’area inconfondibile della casa». I profili del telaio, così fini e delicati, quasi disegnati, marcano l’ampia superficie vetrata, donando un’incredibile leggerezza compositiva.

Soluzioni tridimensionali. Grazie alla sua estrema versatilità e resistenza, il vetro può essere utilizzato per creare suggestivi effetti tridimensionali. Dalla scelta dell’intelaiatura alle diverse possibilità di aperture, la struttura si trasforma in una vera e propria stanza trasparente, per esempio in un divisorio, in cui mantenere intimità e accogliere una specifica funzione, come quella della preparazione dei cibi. «Si accentuano le proporzioni della stanza, slanciando l’altezza e trasformando la vetrata in un vero elemento costruttivo» sottolinea l’interior designer Joana Leandro Vasconcelos. Per enfatizzare ancor più il volume si può diversificare anche la pavimentazione di cucina e living, abbinando due texture con colorazioni e materiali differenti.

Dividere con il vetro: tre idee per ripensare un open space grazie ai volumi vetrati
Progetto di Vittorio Massimo

Taglio obliquo

di Vittorio Massimo

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Foto di José Campos

A tutta altezza

di Atelier in.vitro

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Foto di Rbrengues

Acquario trasparente

di Brengues Le Pavec Architectes

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Articolo pubblicato su 100 Idee per Ristrutturare di Novembre 2022

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